Percorsi di recupero
Le modifiche all’art.165 c.p. apportate dalla L. n.69/2019 hanno introdotto un importante nuovo strumento per il contrasto della cd. violenza relazionale che, attraverso la subordinazione della sospensione condizionale ai percorsi di recupero, consente di intervenire tempestivamente ed efficacemente sugli autori di reato. A seguito di un lungo ed intenso confronto tra gli esperti dell’equipe abbiamo elaborato ed attivato uno strumento standardizzato eppure osmotico, che, muovendo da un’attenta analisi delle motivazioni soggettive della condotta, sia in grado di fornire linee trattamentali individualizzate. Fondamentale premessa nella progettazione è stata la considerazione che la complessità degli interventi in sede extramuraria richieda modalità multidisciplinari di gestione, specialmente laddove possano coesistere in comorbidità disturbi di personalità, psicopatologie e/o psicopatie. Il nostro programma prevede due tipologie di utenti:
1. coloro i quali abbiano commesso reati più lievi, per cui può risultare efficace un percorso pedagogico-rieducativo sull’illegalità e l’offensività della condotta;
2. altri soggetti che, anche laddove l’entità della condanna (per effetto della riduzione della pena in seguito a rito alternativo) consenta l’accesso alla misura della sospensione condizionale, abbiano tenuto comportamenti che, sostenuti da più gravi e pervasivi problemi, determinano la necessità di un trattamento articolato con l’adozione di protocolli psicodinamici, psicosociali e/o di psicologia dell’emergenza, eventualmente in rete con gli enti preposti. Nello specifico, la parte iniziale del percorso, muovendo da un’analisi criminodinamica e criminogenetica deve obbligatoriamente essere finalizzata alla valutazione di:
a) potenziale adesione alle prescrizioni;
b) rischi di escalation della violenza e della recidiva.
Nella successiva fase del programma sono definite le linee di trattamento più idonee ed efficaci in base all’analisi della personalità e dell’effettivo stato psicologico dell’utente-autore di reato.
In maniera analoga Nessun dorma offre la propria azione di supporto per i percorsi, da farsi a cura dei servizi territoriali, di prevenzione, a mente dell’art.282 quater c.p.p.; tali percorsi, invero, richiedono particolare competenza ed attenzione perché vengono effettuati prima della celebrazione e/o definizione del processo e, quindi, nei confronti dei soggetti “presuntivamente innocenti ”.
per le richieste di presa in carico contattaci telefonicamente il lunedì, mercoledì o venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19.30 oppure invia mail o pec ai nostri indirizzi.